I Concerti di Natale a Sacile
I tradizionali Concerti di Natale a Sacile in collaborazione con la Corale Vincenzo Ruffo e la direzione del Maestro Alberto Pollesel
Natale 2022
Corale Vincenzo Ruffo, di Sacile
Insieme Vocale Città di Conegliano
Coro Accademia Tetracordo, di Vittorio Veneto
Orchestra dell’Accademia Musicale Naonis, di Pordenone
Voce narrante: Simonetta Zanchettin
Solisti:
Annagiulia Bonizzato – Claudio Sonego – Fiorella Zanchetta
Direttore Alberto Pollesel
PROGRAMMA
1 The Armed Man (L’uomo armato)
2 Kyrie Eleison
3 Save Me From Bloody Men
(Salvami dagli uomini sanguinari)
4 Sanctus
5 Hymn Before Action
(Inno prima dell’azione)
6 Charge (Carica)
7 Angry Flames (Fiamme d’ira)
8 Torches (Torce)
9 Agnus Dei
10 Now The Guns Have Stopped
(Ora le armi si sono fermate)
11 Benedictus
12 Better 1s Peace (La Pace è meglio)
Natale 2019
Omaggio a Giovanni Battista Pergolesi
Per questo concerto di Natale, la Corale Vincenzo Ruffo e l’Insieme Vocale “Città di Conegliano” propongono una selezione di brani di musica sacra del compositore Giovanni Battista Pergolesi.
PROGRAMMA
Sinfonia in Fa
Trio sonata in Sol maggiore
Tecum principio
Domine ad adjuvadum me festina
Confitebor tibi Domine
Magnificat
Natale 2018,
“Magnificat” di John Rutter.
Per questo concerto di Natale, la Corale Vincenzo Ruffo e l’Insieme Vocale “Città di Conegliano, propongono l’opera musicale “MAGNIFICAT” del compositore inglese John Rutter.
Il concerto verrà aperto da un brano per Archi, Palladio di Karl Jenkins e da due inni brevi dello stesso John Rutter, per coro e orchestra.
Programma
Palladio – (Karl Jenkins)
For the beauty of the earth – (J. Rutter)
Look at the world – (J. Rutter)
Magnificat (Rutter)
Natale 2017,
“Misa a Buenos Aires” di Martín Palmeri
Quest’anno il tradizionale concerto di Natale, organizzato dalla Corale Ruffo di Sacile è risultato un complesso lavoro che vede coinvolte realtà del territorio i e istituti musicale esteri.
Si consolida la collaborazione con l’Insieme Vocale “Città di Conegliano”, l’Ensamble Armonie di Cordenons e l’Orchestra dell’Accademia Musicale Naonis.
Assoluta novità, grazie all’intervento della Onlus A.N.I. ta di Sacile, si apre la collaborazione con l’Istituto Musicale Magnificat di Gerusalemme. (Hagai Ashdot – flauto solista. Nadine Majd Shahine – violoncello)
Programma
- IMPRESIONES DE LA PUNA di – Alberto Ginastera
per flauto e quartetto d’archi
Flauto solista: Hagai Ashdo
- Lento
- Moderato
- Animando
- AVE MARIA – di W. Gomez
Soprano: Giuseppina Samogin - NAVIDAD NUESTRA di RAMIREZ – arrangiamenti per orchestra di Alberto Pollesel
- La peregrinaci6n
- El nascirniento
- Los pastores
- –ADIOS NONINO di Astor Piazzolla
per Bandoneon, Pianoforte ed Archi - –MISA A BUENOS AIRES di Martín Palmeri
per Soprano, Bandone6n, Pianoforte, Orchestra e Coro
- Kyrie
- Gloria
- Credo
- Sanctus
- Benedictus
- Agnus Dei

Natale 2016,
Mass of the children di John Rutter
In questo concerto di Natale la Corale Vincenzo Ruffo e l’Insieme Vocale “Città di Conegliano”vi faranno ascoltare dei brani selezionati, del compositore JOHN RUTTER.
Fra essi alcuni brani natalizi, le Christmas Carols, ed una delle sue opere più famose, la bellissima “Messa dei Fanciulli “, composta dopo la prematura morte di suo figlio Christopher, giovane studente.
Programma del Concerto
- Nativity Carol
- Angel’s Carol (Insieme Vocale Giovanile)
- Candlelight Carol
- All thing bright and beautiful
- Messa dei Fanciulli – Mass of the children
- Soprano: Fiorella Zanchetta
Basso: Claudio Zancopè


Natale 2015
Musiche di W. A. Mozart
Le Musiche che presentiamo in questo Concerto di Natele, sono tratte da alcune opere di Mozart quando era giovane, tra il 1769 e il 1780 dai 23 ai 34 anni e l’Ave Verum Corpus che compose nel 1791 anno della sua morte.
Sonata da Chiesa K67
Le Sonate da chiesa composte da Mozart risalgono tutte al periodo Salisburghese tra il 1772 e il 1780. Venivano eseguite durante la Messa tra la lettura dell’Epistola e il Vangelo. Scritte in unico movimento di forma Sonata quasi sempre in tempo “allegro”. Ne fa eccezione la k67 che e’ in tempo “andantino”.
Alma Dei Creatoris K277
Mottetto composto nell’autunno del 1777 a Salisburgo. Fa parte del “Offertorio della Beata Vergine” dedicato da Mozart alla chiesa di San Pietro dove venne eseguito, per la prima volta, il 21 dicembre dello stesso anno.
Ergo Interest – Quare superna KV143
Recitativo e aria per soprano e orchestra in sol maggiore . Mozart lo compose a Milano nel 1770 , durante uno dei suoi viaggi. Sucessivamente introdotto nella raccolta “Kleinere Geistliche Gesangwerke”.
Sancta Maria, Mater Dei K273
Graduale per coro misto e orchestra scritto alla fine dell’estate 1777. Mozart fu incaricato di realizzarlo come introduzione liturgica al periodo Mariano della Cattedrale di Salisburgo.
Laudate Dominum
Ovvero il Salmo 116 che Mozart, nel 1780, compose all’interno dei famosissimi “Vesprae Solemnes de Confessore” k339. La parte principale e’ affidata ad un soprano solista. Il coro interviene nella doxologia conclusiva “Gloria Patri et Filio…”
Missa Brevis K65
Messa breve composta nel gennaio 1769. Attualmente si pensa sia stata commissionata dalla Chiesa dell’ Universita’ di Salisburgo per l’inizio della Settimana Santa. Infatti il “Gloria” venne aggiunto da Mozart in seguito per favorirne l’esecuzione anche in altri periodi liturgici. Questa Messa e’ da considerare unica per due ragioni: la brevita’ e la tonalita’ minore (re).
Ave Verum Corpus K618
Quella di Mozart e’ in assoluto la piu’ celebre composizione basata su questo testo Eucaristico del XIV secolo. Questo mottetto prese vita nel luglio 1791 con la dedica all’amico Anton Stoll , Kapelmeister della chiesa di Baden.
Te Deum KV 141
Il manoscritto e’ stato perduto ma rimane la convizione degli storici che sia stato composto alla fine de 1769 quando Mozart fu nominato “Konzermeister” alla Corte Vescovile di Salisburgo. In questo “TE Deum” sono apprezzabili la scorrevolezza delle melodie e la grande maestria e invenzione delle modulazioni armoniche

Natale 2014
Messiah di G. F. Haendel
È l’opera più famosa del musicista tedesco, naturalizzato inglese, Georg Friedrich Händel.
Si tratta di un Oratorio, gergo tecnico con cui vengono indicate le composizioni musicali d’ispirazione religiosa ma non liturgiche.
Händel compose in tre parti nel 1741 su testi biblici dell’Antico Testamento da un’idea di Charles Jennens, noto librettista dell’epoca.
La prima stesura di tutte le parti e l’orchestrazione si concluse dopo appena 24 giorni di lavoro. Alcune modifiche e aggiunte furono introdotte da Händel a ridosso della prima esecuzione ufficiale che avvenne il 13 aprile 1742 a Dublino.
Il Concerto Vi propone una selezione di brani corali e di alcune arie del contralto e del basso tratte da tutte e tre le parti dell’Oratorio in modo da conservare, seppure nella riduzione degli episodi, il senso generale della composizione.

Natale 2013
La Petite Messe Solennelle
Rossini abbandonò la composizione di opere liriche dopo il successo ottenuto con la sua ultima composizione per il teatro, il Guglielmo Tell (1829).
Da allora si dedicò ugualmente alla composizione di musica da camera e sacra senza pubblicare alcun lavoro, eppur lasciando capolavori specialmente in àmbito sacro.
Di questi, citiamo i due capolavori della musica del XIX secolo: lo Stabat Mater (1841), e la Petite Messe Solennelle, composta nel 1863, cinque anni prima della sua morte ed ultimo peccato di vecchiaia, come il compositore amava definire i suoi lavori di età senile.
La Petite Messe Solennelle fu scritta per dodici cantanti, di cui quattro solisti, due pianoforti e un armonium.
Al testo sacro è aggiunto “O salutaris Hostia” e, prima del “Sanctus”, un “Prélude religieux” affidato al solo pianoforte principale. Sono soluzioni d’autore del Novecento.
Dopo che il lavoro fu terminato, scriveva nel manoscritto in calce all’Agnus Dei:« Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola Messa.
È musica benedetta [sacra] quella che ho appena fatto, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso. »
(Gioachino Rossini, Passy, 1863)